Parco Sardegna in miniatura: tutte le novità 2020

0
4650
Sardegna in miniatura dinosauri

Il parco della Sardegna in miniatura ha riaperto le porte dell’avventura e della natura. E per chi ha paura?
Tutto in rima. Beh ve la racconterò proprio così, visto che molti di voi lo conoscono già, e perché ci siamo stati alla riapertura! Ecco tutte le novità 2020, dopo il lockdown, per godersi una giornata con i bambini, in sicurezza e con tanta voglia di fare esperienze nuove e divertenti.

Chi ha paura? Ecco tutte le novità legate al covid19

Il parco Sardegna in miniatura ha riaperto con tutti gli accorgimenti utili a godersi la giornata anche in questo particolare anno. Si richiede la prenotazione per il ristorante interno, ma è gradita anche per la visita, per dare agli operatori un’idea di massima del flusso di ospiti e gestire gli spazi al meglio.
La mascherina è richiesta all’ingresso e all’uscita, negli spazi al chiuso (museo dell’astronomia, planetario, bar) e ove non sia possibile garantire il distanziamento. Per il resto via libera alle vie respiratorie, essendo all’aperto e ben distanziati. Ho visto comunque in generale attenzione, rispetto e buon senso da parte di tutti.
All’ingresso troverete gel per disinfettare le mani, sempre disponibile, e vi verrà misurata la temperatura.
I bagni sono molto puliti (in quelli femminili c’è anche il miniwater per i bambini).
Le visite guidate continuano in settimana e sono sospese nei weekend, non potendo permettere assembramenti. Ma diverse guide accolgono piccolissimi gruppi all’interno dei percorsi, per esempio nella zona dell’acquario e dei rettili, mentre l’ingresso al museo astronomico è limitato a 25 persone per volta. Da lì si accede al planetario, che accoglie piccoli gruppi con sedie vuote tra ogni nucleo familiare.
Piccoli gruppi familiari possono andare insieme in battello (sia il battello che il trenino vengono disinfettati a ogni giro).

A boccidura: voglia di divertimento e di incontri con gli animali

Per tutto il tempo in cui siamo stati rinchiusi in casa, Federico ha espresso costantemente il desiderio di andare allo zoo. Ha sviluppato una passione ancora più grande per gli animali, dai gorilla a tutte le scimmie: ora il suo preferito è il babbuino. Al momento ha incontrato solo i pennuti nei parchi, gatti e cani, qualche asinello, fatto un giro a cavallo. I bambini, e anche noi, abbiamo così tanto bisogno di recuperare il contatto con la natura che ho pensato di portarlo al parco di Sardegna in miniatura: ci era stato da piccolo e non se ne ricordava, ma ero certa che i dinosauri lo avrebbero conquistato. Anche Matteo che ci era già stato persino con la scuola, si è divertito molto ed è stata una domenica perfettamente familyfriendly. Sono certa che avremo tanto da scoprire vivere e raccontare sulle avventure in Sardegna e comunque vicino a casa quest’anno. Ed è il mio intento nei prossimi mesi qui sul blog.

Miniatura: la Sardegna in un colpo d’occhio

Il nucleo centrale e fondativo del parco è la riproduzione in scala dell’isola, con la ricostruzione degli edifici e dei punti di interesse principali di tutta la Sardegna. Si può visitare da Nord a Sud attraversando il sentiero, ma anche circumnavigandola in barca. Il trenino invece segue il perimetro del parco. Per questo consiglio di salire a bordo appena arrivati, in modo da avere subito l’idea degli ingressi alle varie aree. Consiglio di fare subito il giro anche sulla barchetta: in fondo sono le due attrazioni che i bambini adocchiano subito, e sono quelle per cui c’è da fare la fila maggiore. Tanto poi i bambini stessi vi chiederanno di salire ancora e ancora, e almeno la prima volta vi eviterete la fila. Peccato per la torre panoramica, che al momento non è agibile: si perde proprio la vista dell’intera Sardegna vista dall’alto. Speriamo, come mi hanno raccontato, che venga presto ripristinata.

Avventura: i dinosauri della Sardegna

Se dici a un sardo Sardegna in miniatura, quello pensa ai dinosauri. E’ vero: il parco dei dinosauri è il più grande d’Italia (io non lo sapevo, diciamolo forte allora!), giganti riprodotti in scala naturale capaci di muoversi, respirare, guardarci appena ci avviciniamo, emettere suoni e lasciarci a bocca aperta. Perché, per quanto a noi genitori siano ormai ben note le sofisticate tecniche animatroniche che li muovono, le scene di chi si dà alla fuga perché colto da un ruggito improvviso mentre si sta scattando un selfie accanto a quei denti aguzzi non mancano di divertire chi distrattamente attende di avvicinarsi! 

 

sardegna in miniatura parco dinosauri

La zona più affascinante, se non fosse ancora abbastanza, è quella dedicata all’era glaciale. Quando le dimensioni contano!

La novità del 2020 sono i cuccioli di dinosauro! Vicino alle specie più importanti troverete i loro “bambini”. Cercate bene, io al primo giro non li avevo notati, e invece seguendo la curva della strada in cui lo sguardo viene riempito dalla poderosa presenza del Tirannosaurus Rex, delle uova si sono appena schiuse e i cuccioli sono vicini alla loro mamma e al loro papà, pronti a difenderli da tutti!

Natura: chi non si porterebbe a casa un drago barbuto?

Il parco è pieno di animali veri: la voliera dei pappagalli ti trasporta in un ambiente caraibico, ma se volete azzardare di più, attraversando la strada entrerete in una vera foresta tropicale. Nel parco Natura ci ha accolto Antonella, una guida con visiera che  ha coinvolto allegramente i bambini, svelando tante curiosità su camaleonte e iguana, e facendoci fare la conoscenza del drago barbuto, che tutti i bambini hanno preso in braccio! Purtroppo, con il mondo che si è fermato, alcune specie di insetti e rettili non sono presenti nel parco come lo scorso anno, in compenso non ci siamo fatti mancare carezze a tartarughe e persino alle carpe giganti! Il percorso natura si è concluso attraversando un tunnel subacqueo pieno di… piragna! Anche questi belli grossi, che ci guardavano dalle pareti e nuotavano anche sulla nostra testa. Ho scoperto anche una quantità industriale di piante grasse e succulente, alcune delle quali vorrei provare a mettere nella mia terrazza, sperando che non facciano la fine del mio basilico!
La cosa che più colpisce è che serre, vasche, terrai sono contigui con la natura circostante, tutto cresce con lei in modo spontaneo pacifico e simbiotico. E’ per questo che chi va in visita al parco ci torna volentieri, sapendo che ogni volta ci sarà qualche novità.

Parco Natura Sardegna drago barbuto

Cultura: dalla preistoria allo spazio

A rendere l’esperienza al parco ancora più stimolante ci pensano tanti salti temporali. Dopo l’era giurassica, si arriva al periodo nuragico, 3000 anni fa, grazie al villaggio che riproduce abitazioni, strutture e personaggi in dimensioni reali intenti a svolgere le attività del tempo (le persone riprodotte sono bruttine, devo dire la verità, ma magari è come l’arte moderna e io non li ho capiti). Però vi dico che nel tempio nuragico c’è un bel freschino, se vi servisse riparo dal caldo.

Il museo astronomico ci porta al presente e ci proietta nel futuro, e mantiene negli anni inalterato il suo fascino e il suo valore didattico: me lo ricordavo benissimo!

Il planetario pensavo non fosse adatto a un bambino dell’età di Federico. Invece con mia grande gioia è rimasto affascinato da quel viaggio nella nostra galassia, ridendo divertito ogni volta che la nostra corsa galattica si fermava a un passo da uno schianto con un pianeta o un meterorite!

Planetario e museo astronomico Sardegna

Frescura: una pausa per un picnic

Il Parco è perfetto per chi voglia fare un pic nic. C’è una bellissima area attrezzata adiacente a un parco giochi: finalmente scivoli, altalene e dondolini senza nastri stile scena del crimine!C’è però da sapere che chi prima arriva meglio alloggia: i tavoli vengono occupati all’arrivo da borse frigo come se non ci fosse un domani! Dunque, se non doveste trovare posto, sappiate che il parco è attraversato da un ombreggiato sentiero nell”Amico Bosco”, in cui avrete qualche panchina all’ombra, oppure potrete usufruire del bar com ampia veranda esterna, oppure del ristorante. C’è anche chi decide di spostarsi dal parco per pranzo, per poi rientrare grazie al timbro che vi metteranno in biglietteria.

Calura: tutti i consigli per godere al meglio del Parco

Il Parco della Sardegna in miniatura si trova a Tuili, a circa 50 km da Cagliari, in una pianura calda e assolata. L’ideale per una visita è dunque la primavera e l’autunno, per evitare, come ho sentito proprio da un ospite, una basca ‘e si morri (un caldo da morire). Cappellini, crema solare e borracce d’acqua per i bambini, mi raccomando!

Il biglietto costa 18 euro per gli adulti, 16 per bambini. Federico, sotto al metro di altezza, è entrato gratis.

Facendosi timbrare il biglietto in uscita, si ha il diritto a ritornare gratis una volta nel corso dell’anno. Purtroppo non tutte le volte che si vuole, come negli anni passati, ma è una scelta comprensibile e comunque utile e vantaggiosa per noi famiglie!

Unica seccatura: gli insetti

Nella zona dell’ingresso, in questo mese di giugno, c’è un unico neo, dei piccoli insetti maleducati che si appiccicano addosso. Mi hanno spiegato che sono gli insettini di San Giovanni (nome che deriva dal periodo) che durante questo mese perdono un’ala e che a luglio muoiono. Io c’ero già stata in ottobre, e in quel periodo avevo avuto lo stesso problema con le mosche. Ma insomma, siamo in campagna! Quindi possiamo soprassedere, ma le recensioni di Mammarketing devono essere precise e non lasciare nulla al caso! 

Il mio babysauro è felicissimo, anche il mio bimborex. Noi abbiamo scelto dalle previsioni una giornata coperta per girare liberamente senza soffrire troppo il caldo. E devo dire che la luce della giornata ha aiutato l’atmosfera giurassica! Ci siamo fermati dalle 10,40 alle 17. Il tempo è volato. Se pensate di andare, vi lancio una sfida: contate i dinosauri e fatemi sapere quanti sono!


Leggi anche:

Leave a reply