Ai regali da scartare preferisco emozioni da vivere. Con questo spirito, quest’anno invece della festa per i tre anni di Federico, ci siamo concessi un weekend in famiglia.
La Sardegna richiede necessariamente flessibilità, che non sempre hai se lavori e i figli vanno a scuola. Dunque, sei hai a disposizione delle date specifiche per partire, spesso non trovi voli economici o che rispondano ai tuoi incastri. Abbiamo escluso così l’aereo e abbiamo trasformato il problema in opportunità: cercando un posto speciale in Sardegna, degno di questi splendidi, faticosi, monelli 3 anni. La scelta è ricaduta sul Parco di Donnortei di Fonni.
L’agriturismo Donnortei
In Barbagia è impossibile non trovare ottimi prodotti e ottimo cibo, oltre a un’ottima ospitalità, fatta di approcci magari burberi e senza fronzoli, ma sinceramente cordiali e conviviali.
Eppure Donnortei è un agriturismo speciale.
È nato alla fine degli anni 90, dall’intuizione di Daniele Serusi di valorizzare l’azienda zootecnica in chiave turistica con l’allevamento dei cervi e dei daini.
“Lo sai che quelli non producono latte?”, rispose suo padre scettico.
E invece oggi quell’idea è diventata un modello d’impresa agricola multifunzionale e super premiata: ha rappresentato la Sardegna all’incontro Agrietour su agriturismo e multifunzionalità, ha presenziato all’Expo e ha vinto l’Oscar Green, premio Coldiretti Giovani per aziende innovative.
La specialità sta nella possibilità unica e sola di vedere questo pezzo di Gennargentu e di effettuare escursioni nella gigantesca valle di Aratu, oasi protetta del WWF di Monte Arcosu.
Che, con provincia di Nuoro e Comunità Europea, studiosi ed esperti naturalisti, hanno avviato il progetto Life Natura, per studiare il Parco di Donnortei come importante punto di interesse comunitario per il monitoraggio e la salvaguardia di alcune specie uniche al mondo.
Dite niente: la parte nozionistica e scientifica dedicata ai nomi delle piante e alla storia della Sardegna anche meno conosciuta, che si intreccia in modi insospettabili con questa valle, vi verrà raccontata strada facendo, mentre scenderete da 1200 a 700 metri, godendo di un panorama roccioso mozzafiato, un’incredibile vegetazione boschiva e, se sarete fortunati, dell’incontro con animali allevati allo stato brado: alle mucche, pecore e cavalli della fattoria didattica, si aggiungono cerbiatti, daini, mufloni e cinghiali.
Cervi e daini mangiano dalle mani dei bambini!
Non capita tutti i giorni a un bambino di dar da mangiare a Bambi direttamente dalle sue mani, abbracciarlo e vivere la magia di una favola nel bosco.
Ecco una serie di foto che vi danno l’idea del perché valga la pena avventurarsi in questa valle incantata.
L’escursione con la guida (di solito proprio Daniele) ha regole rigide: si sta in silenzio, non si esce dal sentiero sicuro del percorso scosceso, si sta in gruppo.
Devo ammettere che è un’esperienza bellissima per bambini e adulti, ma non certamente facile. Bisogna camminare molto, discendere e risalire per oltre un chilometro e mezzo, non si possono portare passeggini. Io ho figli camminatori quindi mi è andata bene, ma attenzione se rischiate la risalita, già sudati e provati, con un pupo in braccio o sulle spalle!
C’è comunque la possibilità di mettersi d’accordo con gruppi precostituiti per dei percorsi di trekking ancora più incredibili, in quad, o a piedi, con partenza all’alba, per ripercorrere i vecchi sentieri dei carbonai, e scoprire boschi di bonsai secolari, intrappolati nella roccia granitica.
L’agriturismo e la struttura alberghiera
Se come noi decidete di fermarvi per pranzo, subito dopo l’escursione, la vostra fatica sarà ricompensata: il ristorante ha un bellissimo panorama e viene servito un menu di qualità davvero eccellente, con ingredienti totalmente prodotti da loro e allevamento biologico. Credo di aver mangiato il miglior prosciutto della mia vita, le carni più morbide e saporite, innaffiate da un vino della casa che era tutto un programma! Non siamo riusciti ad arrivare al dolce, ma il voto è davvero ottimo!
Avevamo già pregustato il pranzo durante la fantastica colazione preparata esclusivamente da loro, dalle torte alle marmellate ai biscotti. Non perdetevi il famoso Savoiardo di Fonni!
Le stanze sono arredate in stile sardo, sono essenziali ma non manca nulla per stare comodi e in totale relax. Se decidete di dormire qui, l’escursione è compresa nel prezzo e, cosa da non sottovalutare, avrete accesso alla super piscina anche coperta. Noi siamo arrivati in un giorno piovoso e da giubbotto, ma all’interno ci siamo goduti tuffi a 30 gradi!
L’ultimo elemento che aggiungo, è la disponibilità della direttrice, che ha saputo risolvere un inconveniente che ci è capitato con un sistema di prenotazione online, venendoci incontro con molta disponibilità e anche di più.
Come arrivare e dritte utili
Cagliari dista da Fonni circa 2 ore e mezza. Noi abbiamo spezzato il viaggio dormendo a Ghilarza per una reunion di famiglia. Ma soprattutto, avevamo programmato la merenda in una speciale casa sull’albero.
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La mattina successiva siamo arrivati a Fonni, il paese più alto della Sardegna, con i suoi 1200 metri di altezza. Dove i bambini sardi spesso scoprono la neve per la prima volta, e che resta impressa nella memoria per i murales che fanno da sfondo a una passeggiata nelle vie principali.
L’agriturismo Donnortei ha un prezzo più alto della media. Li vale tutti, eh. Noi però per la prima sera abbiamo scelto di scoprire il paese e ci siamo fermati a mangiare una pizza da Pizzeria 88, che vi consiglio perché la pizza è buona, è vicino al parco ed è anche affittacamere, qualora voleste stare al Parco di Donnortei solo per l’escursione e/o per il pranzo.
Il Parco di Donnortei è azienda agricola, agricampeggio, albergo e parco faunistico. In Sardegna si può entrare nel bosco di un libro di favole, ed è un’avventura che rende la nostra isola ancora più speciale: un’esperienza da fare almeno una volta!