Me lo dice sempre mio padre che io prendo le cose troppo alla lettera. E così ieri sera, di ritorno dalla visita dei 18 mesi dal pediatra, mi è venuta l’ispirazione.
Grazie a mio marito, che con spirito di sacrificio e rassegnazione è andato al supermercato alle 19.55 mentre io cercavo online qualche ricetta, è venuto fuori il pranzo di Halloween per i bambini del nido.
In effetti oggi toccava a me cucinare e, poiché domani a Cagliari è festa del patrono (San Saturnino), che si aggancia benissimo a un lungo ponte che collega Ottobre a Novembre, oggi è l’ultimo e l’unico pranzo prima di Halloween.
Lo so che dei bambini così piccoli non sanno nemmeno che cosa sia Halloween, ma le mamme sì! E ormai mi è molto chiaro che le voglie da soddisfare non riguardano affatto solo la premamma, ma anche e soprattutto la postmamma.
E così, dal momento in cui Matteo si è addormentato, è partita il nuovo Art Attack culinario.
Le sfide erano:
1) preparare ricette in tema, mostruose ma non troppo,
2) farlo nel poco tempo a disposizione,
3) usare solo ingredienti sani per under 3, modificando qualunque ricetta prevedesse wurstel, salse strane e coloranti
4) capire se quel modello di casalinga del dopoguerra, immersa tra i fornelli e i profumi di cioccolato fumante e manicaretti speziati, sapientemente sostituito dalla mamma-moglie-donna in carriera che pubblica online prelibatezze di salivante perfezione estetica come se non ci fosse un domani, sul filone della guru Martha Stewart, sia qualcosa in cui anche io mi possa sentire parte, una tantum, solo per “togliermi lo sfizio”.
E in effetti la risposta è sì. Quando abbiamo voglia, anche noi mamme moderne e sempre di corsa possiamo realizzare dal nulla quello che ci passa per la testa. Nel mio caso, imperfezione carica di soddisfazione.
Dunque ecco il menu di Halloween, con rimando alle ricette originali trovate su web:
– Appetizier di scopette, per lo stregone e le due Streghette
Prendete i bastoncini salati degli aperitivi dei grandi, sostituiteli con i grissinoni di tutti giorni, e la prima pozione dà più o meno questo risultato:
– Occhi di coccodrillo in stufato di serpente
Una vellutata di piselli e patate, presa pari pari da GialloZafferano. Gli occhi potevano essere velocemente sostituiti da piccole mozzarelle tonde, ma perché privarsi della scoperta della malleabilità della ricotta unita al parmigiano? Tra l’altro con risultati salatissimi, perfetti per stemperare la dolcezza di una vellutata, in questo periodo – perché no? – anche di zucca!
– Mum-mia! La specialità che piace anche alla… mia mamma!
Di solito questa ricetta è realizzata in modo pratico e veloce con dei wurstel, ma un bel polpettone è un’altra cosa, soprattutto se riesci a nascondere verdure finissime nella carne tritata!
– Mummiette lazzarine saltimbocca
Versione mignon della mum-mia. Ma una volta che mi è venuto in mente di provare con le pappardelle, come rinunciare all’idea?
– Ragnette, un po’ ragni, un po’ polpette
Attenzione solo a non dimenticare gli stuzzicadenti che servono per attaccare le zampette o le antenne al corpo degli animaletti. C’è qualcosa di più facile per Halloween?
– Melarido, mangiami o levati di torno!
Lo so che sembra una scultura intagliata nella mela, invece molto più maldestramente ho inserito cubetti di emmenthal nello spicchio mancante per simulare una bocca con i suoi dentoni.
I bimbi hanno gradito, anche se Matteo non si è lasciato ingannare molto facilmente e dopo 2 secondi aveva capito che il serpente non era carne ma repellente e mostruosa verdura!