Dici: è faticoso frequentare i bambini. Hai ragione. Aggiungi: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, scendere, piegarsi, farsi piccoli. Ti sbagli. Non è questo l’aspetto più faticoso. E’ piuttosto il fatto di essere costretti a elevarsi fino all’altezza dei loro sentimenti. Di distaccarsi, allungarsi, sollevarsi sulle punte dei piedi. Per non ferirli.(Janusz Korczak, “Quando ridiventerò bambino”, Luni, Milano 1996)
E’ quello che mi è venuto in mente ieri entrando da Imaginarium, nel nuovo punto vendita aperto presso La Corte del Sole, a due passi da Cagliari. Ad accoglierci come sempre due porticine rotonde: una per noi comuni mortali e una per i bambini, quello speciale gruppo di personcine capaci di fare sorridere sconosciuti e farti diventare intimo amico e confidente di chi hai incontrato 30 secondi prima. Da quella più piccola, per la prima volta ieri è entrato anche Matteo. Dritto, tutto d’un pezzo, col papà che lo accompagnava da fuori e la mamma che lo aspettava dentro. Passettino passettino, sorrisone soddisfatto e un mini pubblico di inteneriti sconosciuti (appunto). Quanto basta per interrompere i discorsi aperti fino a quel momento, i pensieri di ogni giorno, cambiare mood e concentrarsi sullo spettacolare palcoscenico del divertimento, riscaldato da una luce blu.
Una volta dentro è meglio di una ludoteca: ogni oggetto attira la sua attenzione e anche la nostra, e le responsabili dei punti vendita sono come sempre gentili, competenti e superdisponibili a raccontare, spiegare, dimostrare. Proprio quello che io come genitore desidero: essere accompagnata nei miei dubbi e nella mia ricerca di informazioni senza chiedere (e senza googlare, almeno quando sono in giro) ed essere lasciata in pace se ho voglia solo di dare un’occhiata.
Imaginarium è una catena di negozi che ha 12 anni, come l’età massima dei bambini a cui indirizza i suoi prodotti, di qualità veramente alta e che devo dire sono riusciti a conquistarmi maggiormente in questo anno da mamma. Tanto che “Se deve essere un bel gioco, vai da Imaginarium!”. Evviva il passaparola! Perché sanno coniugare la tradizione e la nostalgia dei nostri giochi di una volta, in primis quelli in legno, con la tecnologia, i colori e l’interazione con i bambini, in base alla loro età e alla loro fase specifica di crescita.
Insomma un salto è d’obbligo, almeno una visita al loro sito web. E non se ne esce mai a mani vuote: oggi, dopo essermi commossa per aver visto in vendita l’elastico, in compagnia del quale ho trascorso ogni momento di ricreazione alle scuole elementari (ve lo ricordate il gioco salterino?), dopo aver aggiunto nella mia wishlist la piscinetta popup con parasole, che si apre e si chiude in due mosse e non necessita di essere gonfiata e sgonfiata in spiaggia, dopo aver dribblato i fantastici nuovi arrivi per il mare, nelle loro rotonde e invitanti fattezze, sono arrivata alla cassa con un bellissimo regalo per la compagna di micronido di Matteo, che compie due anni (non vi dico cosa per non rovinare la sorpresa alla sua mamma) e dei colori ergonomici e ciccioni a forma di animaletti per bebè che avevo puntato già nella newsletter che ho ricevuto qualche settimana fa.
Già, perché iscrivendovi gratuitamente potete ricevere l’Imaginarium Fidelity Card e la newsletter con tutte le news e gli sconti. Io per esempio ieri ho sfruttato lo sconto del 10% per il primo compleanno di Matteo, e mi hanno pure regalato una candelina con il numero adesivo. A forma di scimmietta: un segno del destino della mia empatia con Imaginarium? Nello giungla-party di Matteo ci sarebbe stata benissimo: