La campagna di Olmedo ospita Butterfly House – Folia Bio, la prima biosfera subtropicale della Sardegna: 600 mq di un luogo colorato e magico che vi incanterà. Non troverete molte informazioni sul loro sito, né online. Bisogna andare almeno una volta a vedere di cosa si tratta!
Una tappa perfetta con i bambini, ma che piacerà a tutta la famiglia. Ci avevano detto che lo spazio dedicato alle farfalle era piccolino e non ci saremmo stati molto, invece abbiamo beccato la giornata della fattoria didattica, quindi abbiamo avuto modo di trattenerci a lungo, a offrire erba alle caprette, a giocare sulla nave dei pirati e sugli altri scivoli e attrezzi del parco giochi, a girare intorno alla piscina e a correre tra il profumo del barbeque del punto ristoro e i tanti spazi allestiti per picnic a tutto comfort: tavoli, ombra, fiori e bagno con fasciatoio a due passi.
La Biosfera: dalle Honduras alla Sardegna
Tornando alle farfalle, l’esperienza è stata entusiasmante per i bambini, seppure in due fasce di età diversa. E’ stato come essere entrati in una gigantesca bolla di sapone dai mille colori e sfumature. Qualcuno l’ha soffiata dall’Honduras ed è arrivata fino a Olmedo. Proprio nell’America centrale esistono allevamenti di farfalle, ecosostenibili e che danno lavoro a molte persone. L’obiettivo è posizionarsi proprio laddove la deforestazione è stata più selvaggia e ricreare pian piano la naturale vegetazione e un habitat natuale per le farfalle e altre specie. Quando le crisalidi sono pronte, vengono sistemate e spedite in pochi giorni in centri specializzati in Germania e Olanda, per poi giungere nelle Butterfly House, tra cui questa di Olmedo.
Qui le farfalle troveranno un luogo ideale adatto ad accogliere il momento della loro nascita in compagnia di circa 400 amiche di 40 specie, oltre a decine di piante tropicali, insetti rari, iguana e altri rettili. E tanti colorati e chiassosi pappagallini.
Il percorso: ti preparano a tutto fuorché alla magia!
Il percorso parte con un piccolo corridoio di pannelli didattici, prosegue con una impressionante mostra di insetti dai colori sgargianti e affascinanti, e dalle dimensioni che non passano inosservate. Un gruppo infatti viene proprio chiamato insetti gioiello, perché potrebbero sembrare pietre rare e preziose.
Si arriva poi in un piccolo cinema dove un video di 10 minuti, che riesce a catturare l’attenzione anche dei bambini, grazie ai colorati primi piani, racconta la storia degli allevamenti di farfalle e tutto il percorso che le crisalidi fanno prima di arrivare proprio dove noi stiamo per entrare a conoscerle. Siamo così pronti a testare con i nostri occhi tutte le informazioni raccolte sui colori delle loro ali, sulle dimensioni, sul modo in cui imparano a volare…
Ed ecco che arriva il bello: come un sipario che si apre, inizia lo spettacolo e una porta magica ci trasporta all’improvviso nel mondo tropicale. Ci colpisce l’ondata di caldo umido, l’incredibile vegetazione fedelmente ricreata e un numero impressionante di farfalle che sembra ci accolgano come cuccioli festanti quando rientriamo a casa dal lavoro.
Inizia la passeggiata tropicale per i grandi e la corsa festante dei bambini. Ci affacciamo nel laghetto centrale a osservare la cascata e i pesci, scopriamo famigliole di cocoriti che Federico ha disturbato tutto il tempo, facendoli scappare come si fa al parco con i piccioni e facendoli persino smettere di litigare, stando ai racconti dell’operatrice, in quanto era in corso una lotta aperta tra due pappagalline per marcare un piccolo territorio e costruirsi il nido in un tronco dove deporre le uova.
Come ci aveva anticipato il video, scopriamo i buttefly bar, dove le farfalle possono rifocillarsi mangiando frutta tagliata e bevendo acqua zuccherina versta su biglie colorate, per evitare che succhiando si bagnino le ali.
E infine, c’è la nursery! Una sorta di punto nascita con vetro trasparente dove è possibile vedere tutte le crisalidi da cui usciranno le nuove farfalle. Che colore avranno le loro ali? Lo si scopre in diretta se si è fortunati, perché hanno bisogno di qualche ora per rafforarzi e imparare a volare. E quindi si lasciano osservare senza scappare via subito.
Ricorrendo le farfalle: siamo tutti un po’ Heidi e un po’ Dolittle!
La parte più bella e divertente è sicuramente l’interazione con le farfalle. Sono bastate due dritte per imparare a comunicare con loro. Innanzitutto, non disturbarle mentre sono al bar o sui fiori, perché sono intente a mangiare. La nostra attenzione si è dunque spostata su quelle posate sulle foglie. Bisogna aguzzare la vista per trovarle! Basta poi appoggiare lentamente l’indice davanti alle loro zampette e aspettare che ci salgano su, per poi sollevarsi e non riuscire a smettere di avere un’espressione felice e incantata. Matteo era fiero di esserne riuscito a prendere 5. E anche io, che sono sempre la solita fifona che però vuole provare tutto, mi sono divertita e rigenerata riempiendomi gli occhi dei colori e dei profumi di questa nuova avventura. Caldo fa caldo, eh! Ma arriva la pioggerella tropicale a rinfrescarvi ogni 10 – 15 minuti!
Figli, farfalle e cocorite!
Matteo trova una farfalla!
Un giretto insieme!
La mia fatica nel prendere una farfalla, e la mia delusione quando scopro che Federico è già andato via 😀
Se dovessero volare via subito non preoccupatevi: le farfalle hanno una capacità di volo di circa un’ora e mezza al giorno, quindi è lecito che nel momento in cui voi vorreste giocare loro siano già stanche! Una storia che suona familiare, non trovate? 😉
Siete già stati alla Butterfly House? E’ uno di quei posti in cui tornerei volentieri con i bambini, e anche in comitiva. La mappa mostra che stanno costruendo due nuove strutture, il parco didattico dei profumi e l’Afri-spa: due scuse in più per rifare una gita dalle parti di Alghero!
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