Manca, celo: 10 tipi di genitori di collezionisti di figurine
Collezionare figurine è uno stile di vita formato famiglia.
Da grandi appassionati di calcio (ahimé, non io) e relativo album di figurine, stamattina abbiamo partecipato al Panini Tour Up, un evento a metà tra divertimento e surrealtà. Divertimento per i bambini, surrealtà per noi genitori. Che, non si capisce come, ci siamo trovati a scambiare freneticamente mazzetti di figurine mancanti, mentre i bimbi erano impegnati in Figuquiz, Lancio della figurina e interazione con il robottino che consegnava diplomi di figurinità.
Avrei davvero voluto immortalare l’area delle contrattazioni tra mamme e papà, intenti a chiudere il trimestre 2019 con un album da vidimare e consegnare in eredità ai bambini. Perché un giorno questa collezione varrà tantissimo. Ma sembrava più un “Un giorno tutto questo sarà tuo!”.
Perché diciamocelo: la mania contagia anche noi, a metà tra desiderio di non acquistare più figurine e voglia di vedere le squadre al completo. Perché un album di figurine è un affare di famiglia! Oltre a essere un rituale quotidiano o settimanale, che va dal momento in cui il pacchetto arriva nelle mani dei bambini, al controllo delle doppie, all’aggiornamento della manco-lista, agli esercizi con i numeri, è una sfida che coinvolge tutti. Io che sono una disordinata cronica, mi ritrovo a mettere in ordine crescente il mucchio delle doppie, a scambiare foto di fogli di numeri mancanti, compilati con precisione chirurgica, in chat con altre mamme, trovo annunci nei gruppi di usato, e lo tiro fuori come argomento di conversazione con i miei colleghi, cercando di convincerli a creare un’app per scambiarsi i doppioni.
Nonni e figurine
Ma l’album di figurine fa strategicamente breccia, più di ogni altro, nel cuore dei nonni. Sebbene ogni album abbia un giro d’affari che credo si aggiri sui 200, 300 euro, un nonno pensa a suo nipote day by day, non riesce a passare davanti a un’edicola senza farsi tentare (se solo) o corrompere (se in compagnia del piccolo).
Un tempo qualcuno si chiedeva: come, le caramelle non nascono nelle tasche dei nonni?
Ora che sappiamo che non dobbiamo accettare caramelle dagli sconosciuti, né sui treni, e né dai nonni, perché abbiamo tutti completato un corso di disostruzione pediatrica, ecco che la Panini ci viene incontro con questi ammalianti pacchetti, che non contengono nemmeno uno zucchero raffinato!
I pacchetti di figurine nascono nelle tasche dei nonni: un mix tra regalo, sorpresa e gratificazione.
Quando l’amore si misura in figurine
E se un genitore a un certo punto dice basta, e inizia a cercare le figurine mancanti tra i conoscenti, un nonno zitto zitto riprende ad acquistare quotidiani cartacei dopo anni, per raccogliere le figurine da collezione, e ti chiama per avvisarti di non comprare la scatola di latta special edition, che ci ha già pensato lui. Ma tu non sai neppure di cosa stia parlando!
Se per una nonna l’amore si misura in cibo, per un nonno si misura in figurine…
Manca, celo, la tipologia dei genitori di collezionisti di figurine.
Oggi ho riso parecchio vedendo come questa manìa non abbia contagiato solo me ma tanti altri genitori. Così ho stilato una lista semiseria dei tipi di genitori di figli collezionisti di figurine. Ne conoscete altri?
- Il ragioniere: per lui 10 doppie vengono cedute solo a fronte di 10 mancanti. Un regalo è un regalo, uno scambio di figurine è una cosa seria!
- Il salumiere: “Un mazzetto di doppie mio in cambio di uno tuo. Ops, il tuo è un po’ più alto, che faccio, lascio?”
- Lo scalatore. “Io ho finito l’album e vi regalo le mie doppie!” Dice, con aria di chi ha conquistato l’Everest e prova una grande tenerezza per i suoi compagni, pensando a come era lui solo poco tempo fa.
- L’Indiana Jones. Quello a cui manca solo una figurina e non riesce a scovarla. Arriva a tatuarsela sulla pelle e a dipingerla sulla maglietta, nella speranza di trovare l’ambito tesoro.
- Il giocatore di morra. Riesce a scambiare figurine con abilità, destrezza e concentrazione, insieme a ritmo, intuito e prontezza di riflessi. In un’ora ha dimezzato la sua manco-lista.
- Lo speed dater. Come negli incontri tra single, lo scambista (di figurine, eh!) concede 4 minuti a ogni altro possessore di mazzetti di doppie. Allo scadere del tempo scala di un posto e ricomincia la sua ricerca della figurina gemella!
- Il babbonatalista. “Se non ti comporti bene, oggi niente figurine!” Il Natale è ormai alle spalle, e quella frase usata da ottobre a dicembre non può essere inserita nel parco ricatti dei genitori nel resto dell’anno: se non fai il bravo, Babbo Natale non ti porterà alcun regalo! Niente paura: a Natale ricevi il tuo primo album e una scatola da 70 pacchetti e stai bene fino a primavera inoltrata! Non sarà un pacco regalo, ma il pacchetto (di figurine) riesce a far alzare bambini dai letti al mattino, a far rientrare a casa piccoli calciatori sudati all’imbrunire, trasforma in tagliatelle al ragù piatti di minestrone frullato.
- Il masochista. Prova a scambiare Gommaglie, ma la maggior parte dei bambini non sa cosa siano, e un’occhiata accigliata dell’altro genitore fa arrivare chiaro il messaggio: “Amico, stiamo tentando di finire l’album, guai a te se gli fai conoscere l’esistenza delle Gommaglie!”.
- Il mercante in fiera. Dispone tutte le sue figurine sul tavolo come merce pregiata e crea attorno a sé un crocchio di gente, in attesa che qualcuno le riconosca e ne richieda la paternità.
- Il nonno. Si aggira con aria da imbucato, ma ha una missione ben precisa: fotografare i nipoti con il suo smartphone e controllare se riesce a trovare le figurine mancanti, usando come merce di scambio il suo personale mazzetto di doppioni, accumulato in segreto nella speranza di avere la figurina speciale mancante, da regalare al momento giusto, o la gommaglia della Fiorentina e del Milan, che servono a completare la collezione esclusiva nonno-nipote.
Questa ultima tipologia non l’ho vista stamattina, ma non ho assolutamente faticato a immaginarla in azione. Quindi, se volete fare felice un nonno che vuol fare felice suo nipote, “uscite” le due suddette gommaglie e scrivetemi! 😉
Di seguito qualche foto e video dell’evento: non perdetevi il solletico al robottino da parte di Federico! 😉